Mollo Tutto – Il Brand che vive di mare e sostenibilità

Intervista a Natalie Rossi, Creatrice di "Mollo Tutto" Il Brand che Vive di Mare e Sostenibilità

Siamo andati a fare un giro sul lungomare di Viareggio e abbiamo avuto la fortuna di incontrare Natalie Rossi, la mente creativa dietro il brand “Mollo Tutto“.

Il suo negozio è un piccolo angolo di mare, con boe, cabine, e persino pezzi di vecchie barche usati come arredamento. Tra una chiacchiera e l’altra, Natalie ci ha raccontato la sua storia, fatta di mare, sogni e tanta voglia di fare la differenza. Ecco cosa ci ha detto!

Ciao Natalie, partiamo subito con una domanda semplice ma riassuntiva di tutto ciò che fai da anni e quotidianamente. Come è nata l’idea di creare il brand “Mollo Tutto” e come mai hai scelto proprio la barchetta di carta come logo?

“Mollo Tutto” è nato dal mio amore per il mare e da una decisione folle di cambiare vita. Mi sono laureata all’Accademia di Belle Arti in Pittura e successivamente ho conseguito una laurea in Design del Prodotto. Dopo l’università, ho iniziato a dipingere e a scrivere frasi che racchiudevano emozioni e pensieri e in queste creazioni ho portato con me tutte le mie esperienze e i miei ricordi, come pezzi di un mosaico che raccontano il mio percorso, la mia vita. Nel 2014 ho deciso davvero di “mollare tutto” e trasferirmi a Lipari, una delle splendide isole Eolie. Ho aperto un atelier d’arte lì ed è andato alla grande! La barchetta di carta del logo? È nata da un gioco che facevo con mia figlia ed è sostanzialmente un origami. Ho scelto questo simbolo perché per me rappresenta semplicità, poesia e leggerezza: esattamente quello che voglio trasmettere con il brand, che è un invito a vivere all’aria aperta e inseguire i propri sogni.

Se tu dovessi descrivere lo stile di vita e la filosofia di Mollo Tutto a chi non conosce ancora il brand, cosa diresti?

Sono contenta che tu mi abbia fatto questa domanda perché “Mollo Tutto” è uno stile di vita più che un brand! Infatti, tutto è basato sul concetto di lentezza, quella bella lentezza che si vive sulle isole, lontano dal caos delle città. I nostri capi sono pensati per chi ama il mare e soprattutto vuole rispettarlo. Utilizziamo solo materiali sostenibili, come il cotone organico e tessuti riciclati. E poi, mi piace che ogni maglietta possa essere personalizzata con frasi che parlano al cuore delle persone, così ognuno può avere un pezzo che racconta una storia oppure un sogno.

Abbiamo quindi capito che nel tuo lavoro c’è un forte legame con il mare, sia a livello creativo che di sostenibilità. Come riesci a integrare il riciclo dei materiali marini nelle tue collezioni?

Il mare è tutto per me e per “Mollo Tutto”. Recupero materiali come le reti da pesca abbandonate, che possono devastare i fondali marini se lasciate lì, e le utilizzo per le mie collezioni. Mi considero molto fortunata perché a Lipari ho trovato una comunità di pescatori super disponibili che mi aiutano a recuperare questi materiali. Successivamente trasformo le reti da pesca in applicazioni per le t-shirt e al momento sto lavorando ad un progetto ancora più interessante: un tessuto che incorpora le reti da pesca! Credo che questo sia veramente un bellissimo e simbolico modo per restituire al mare tutto quello che ci dà, che molto spesso viene dato per scontato, ma che invece è essenziale ricordare!

Riuso e riciclo sono centrali nel tuo progetto ed è veramente un modus operandi che ti fa onore. Cosa puoi dirci a riguardo?

Sono sempre stata colpita da quanto le reti da pesca abbandonate possano rovinare l’ecosistema marino e da sempre collaboro con pescatori locali per recuperarle e trasformarle in elementi decorativi o tessili. Ho una splendida collaborazione con Marevivo, associazione molto attiva nell’Isola di Lipari, grazie alla quale sono riuscita a recuperare molto materiale proveniente dalle aree marine di Capo Milazzo. Grazie alla collaborazione con l’Area Marina Protetta di Capo Milazzo, sono stata anche contattata dal WWF Italia per un’intervista nell’ambito della loro ricerca sui danni causati dalle reti fantasma; le loro indagini mirano a raccogliere testimonianze in Italia di realtà, come la nostra, che si impegnano nel recupero e nel riciclo di queste reti abbandonate. Sono stata davvero felice di poter discutere con loro di questo tema così importante e di contribuire a sensibilizzare sempre più persone.

Poco fa hai parlato di Mare Vivo. Abbiamo visto che sul sito è presente una capsule in collaborazione tra Mollo Tutto e Marevivo. Puoi raccontarci di più?

Sì, come ti raccontavo poco fa, collaboro con Marevivo Sicilia, un’organizzazione che si impegna tantissimo per proteggere i nostri mari. Abbiamo un obiettivo comune: salvaguardare le aree marine e quindi da questa collaborazione è nata una capsule collection speciale, pensata per sensibilizzare le persone sulla tutela del mare. Il tessuto utilizzato per la collezione si chiama Econil ed è una licra che proviene dal riutilizzo reti da pesca e plastica marina riciclata. Grazie a Marevivo, sono stata anche contattata da WWF Italia per discutere del problema delle reti da pesca abbandonate ed è stata sicuramente una grande opportunità per diffondere il nostro messaggio.

Come vedi quindi il rapporto tra moda e sostenibilità? Pensi che il settore stia cambiando in questa direzione?

Assolutamente sì! Secondo me, la moda non può più ignorare la sostenibilità. È un tema che deve entrare nel DNA di ogni brand e sono felice di vedere che sempre più persone, aziende e consumatori, stanno diventando più consapevoli e stanno direzionando le loro scelte sui prodotti sostenibili. C’è una grande ricerca in corso per rendere la moda sempre più eco-friendly, e io voglio essere parte di questo cambiamento!

Secondo noi lo sei già Natalie! Oltre alla sostenibilità, dai molta importanza alla valorizzazione di tecniche artigianali tradizionali. Puoi raccontarci di più sul progetto con i telai antichi?

Adoro lavorare con gli artigiani e nel brand Mollo Tutto l’artigianalità è sempre stata di casa! Sto sviluppando un progetto che utilizza telai antichi per creare tessuti unici, in cui le reti da pesca sono intrecciate nella trama. È un modo per fondere tradizione e innovazione, e ogni pezzo racconta una storia unica. Credo che questo tipo di lavorazione dia un valore speciale ai nostri prodotti e li renda davvero inestimabili.

Guardando al futuro, quali sono i tuoi prossimi obiettivi per Mollo Tutto? Ci puoi anticipare qualcosa riguardo ai progetti a cui stai lavorando?

Ho tanti progetti in cantiere! Vorrei espandere il marchio con un progetto di franchising, abbiamo già circa 100 rivenditori, ma c’è ancora tanto spazio per crescere. Continuerò a lavorare per valorizzare l’artigianato e raccontare le mie collezioni attraverso le mani degli artigiani. Inoltre, di recente ho avuto il piacere di conoscere Marina Gridelli, presidente di Marevivo Toscana, con cui è nata subito una grande intesa grazie alla passione e all’amore condivisi per il mare. Sono certa che questa sintonia porterà a bellissimi risultati, e non vedo l’ora di condividere presto con voi tutte le novità! C’è ancora tanto da fare, ma sono entusiasta di ciò che ci riserva il futuro!

E noi di Italia Gas e Luce, cara Natalie, siamo sicuri che riuscirai a realizzare i tuoi sogni e ti auguriamo tutto il meglio! Grazie davvero per aver condiviso la tua storia, la tua missione e il tuo sogno con noi e chissà che tra non molto non nasca anche una collaborazione proprio tra Mollo Tutto e Italia Gas e Luce…..Stay Tuned! A noi di IGL piacciono un sacco le Connessioni Green!

Questa chiacchierata con Natalie ci ha fatto innamorare ancora di più del mare e della moda sostenibile. Con “Mollo Tutto”, Natalie non sta solo creando bellissimi capi, ma sta davvero facendo la differenza per il nostro pianeta. Un bel messaggio da portare sempre con sé! “Mollo Tutto” non è solo un brand, ma un vero e proprio stile di vita che riflette un impegno autentico per la protezione del nostro pianeta.

Per fortuna (di tutti) che c’è Marevivo!

Per fortuna (di tutti) che c’è Marevivo!

Marevivo Onlus” è una fondazione ambientalista riconosciuta dal ministero dell’ambiente della sicurezza energetica che ha sede a Roma, dal 1985. È stata fondata da Rosalba Giugni, che ne è l’attuale presidente, e da quasi quarant’anni si batte per la salvaguardia del mare e dell’ambiente, contro l’inquinamento e la pesca illegale. Sostiene lo studio della biodiversità, la promozione e la valorizzazione delle aree protette. Un obiettivo fondamentale è l’educazione nelle scuole e nell’università per sensibilizzare sempre di più i giovani su questi temi.  Abbiamo oggi il piacere di parlare con Roberta Billi, una dei soci fondatori della delegazione toscana, che ha sede a Viareggio

Roberta, che piacere poter parlare con te! Raccontaci la realtà toscana di Marevivo onlus, che ha sede a Viareggio. Quando è nata, e quali sono gli obiettivi che si è prefissa.

 

Circa due anni fa è nata a Viareggio la delegazione toscana. Siamo un gruppo molto giovane, e grazie alla nostra team leader Marina Gridelli, che ha conosciuto Rosalba Giugni, siamo stati coinvolti per creare una prima squadra di soci fondatori. Una squadra che si sta ampliando sempre di più, perché evidentemente riusciamo a comunicare e a sensibilizzare quello che è un tema molto scottante in questi anni. 

Personalmente mi occupo di comunicazione e mi sono occupata per esempio in particolare del progetto “Piccoli gesti e grandi crimini”, la sensibilizzazione contro l’abbandono dei mozziconi di sigaretta per la strada, sulle spiagge, lungo i fiumi. La nostra squadra è formata anche da varie professionalità, abbiamo due biologi marini, un’archeologa, persone che vanno nelle scuole, insegnanti volontari, che appunto comunicano con i ragazzi e con i bambini. Questa, secondo noi, è una cosa importantissima. Il coinvolgimento della comunità locale parte proprio dalle scuole dove si cerca di sensibilizzare ragazzi e bambini alle problematiche dell’ambiente e organizzare anche delle giornate di pulizia della spiaggia, dove i più giovani vengono in contatto con delle guide ambientali che ulteriormente approfondiscono la problematica e fanno conoscere la flora e la fauna da salvaguardare e da rispettare. 

 

Qual è stata la principale motivazione dietro l’apertura di Marevivo Toscana e quali sfide avete affrontato finora nel promuovere la tutela ambientale nella nostra regione?

 

La principale motivazione che ci ha spinto a fondare Marevivo delegazione toscana è stata l’entusiasmo con cui abbiamo tutti sposato questo tema, ma soprattutto la voglia di ampliare la sensibilizzazione, la conoscenza di tante problematiche, il rispetto che deve essere portato al mare e alla flora e la fauna che lo compongono, e anche alla pesca

Abbiamo avuto tante collaborazioni, anche con le istituzioni e con l’amministrazione locale, per cui sono tutte sfide. Vuol dire mettersi in gioco ogni volta, ma devo dire con molte soddisfazioni che vediamo giorno dopo giorno.

Abbiamo poi coinvolto la Cittadella della pesca di Viareggio, attraverso la collaborazione con un’importante azienda, riuscendo a donare oltre 2300 cassette blu di plastica riciclabili e rintracciabili. Se questa campagna continua, riusciremo ad eliminare in via definitiva il polistirolo per il pesce. Viareggio in questo caso è stata un po’ l’area test, in quanto siamo stati i primi, attraverso Marevivo a far utilizzare ai pescatori queste cassette attraverso il progetto “Bluefishers”. L’esperimento è stato più che positivo per cui veramente speriamo che anche il polistirolo, che è altamente inquinante, e diventa addirittura cibo per i pesci, possa un giorno scomparire dai nostri mari. 

 

In che modo Marevivo Toscana coinvolge la comunità locale e le imprese nella promozione della sostenibilità e della tutela ambientale?

 

Giorno dopo giorno la nostra mission è appunto quella di coinvolgere la comunità locale e nuove zone in Toscana, con altri volontari. Ne abbiamo già su Livorno e li avremo su Massa. Visto che le nostre coste sono così vaste sarà necessario parlare a tante persone, in tanti luoghi. Dobbiamo far attenzione alle nostre azioni, pensare a quanto ognuno di noi sia responsabile diretto di quello che è il futuro del nostro ambiente, in tutti i sensi, dal mare alle montagne, dev’essere sempre presente come un valore costante. Questo è quello che ci auguriamo, e speriamo con un po’ di ottimismo di raggiungere.

Inoltre, riguardo alla collaborazione con imprese e le aziende sono le stesse aziende, proprio per un bilancio di sostenibilità e per un’azione a favore dell’ambiente, che oggi ci chiedono di collaborare mandando dipendenti in squadra, a pulire la spiaggia, ad ascoltare delle guide ambientali che possano fare delle lezioni, e tutto questo serve ad ampliare il grado di conoscenza di queste problematiche.

 

 

Quali sono i progetti che state portando avanti in questo periodo?

 

Sono tanti, davvero tanti e diversificati. Quello di “Nautici in blu” è un progetto dedicato agli istituti nautici. A Viareggio abbiamo un importante Istituto Nautico che ha l’obiettivo di integrare, rafforzare le conoscenze degli studenti degli Istituti nautici sul complesso rapporto tra la crescita economica, la transizione ecologica e il mantenimento dell’equilibrio naturale. Per cui, creare consapevolezza, aumentare la professionalità di quelli che saranno i futuri operatori dell’ambiente e del mare. 

Inoltre, a Viareggio abbiamo dato luogo al ripescaggio degli pneumatici nel porto. Sono stati ripescati più di 50 pneumatici che, essendo utilizzati anche dalle barche come parabordi, spesso vengono abbandonati e giacciono in fondo al mare, creando naturalmente inquinamento, mentre invece sono materiali che possono essere riciclati e riutilizzati. Ha fatto molto scalpore questa notizia anche perché durante questo ripescaggio è stata ritrovata una anfora romana e quindi diciamo siamo stati pubblicizzati anche per questo evento particolare. 

Voglio ricordare anche “Piccoli gesti grandi crimini”, i mozziconi di sigaretta protagonisti della scena del crimine ricreata in piazza Mazzini a Viareggio con un mozzicone di sigaretta enorme che era l’imputato della causa della morte di tante creature marine.

Ultimo ma non ultimo, nelle scuole portiamo una bella mostra che si chiama “Only one” per dire che di mare ce n’è uno solo, dipendiamo solo da lui e dobbiamo salvaguardarlo. Grazie a questi pannelli e a quelle immagini, che stanno girando anche sulla nave Amerigo Vespucci, i porti di tutto il mondo, potranno parlare di noi.

 

Grazie davvero Roberta per queste belle parole. Noi di Italia gas e luce siamo al vostro fianco, parleremo di voi, anche ma non solo con questo articolo, e cercheremo con le nostre forze di sostenervi e promuovermi, perché quello che fate è davvero lodevole, ma soprattutto fondamentale per comunità e per il pianeta. Ti lascio un saluto finale. 

 

Vi saluto e vi ringrazio con un’ultima chicca. Pensate che ogni settimana noi in ingeriamo, assorbiamo attraverso la nostra pelle una quantità di microplastiche pari al peso di una carta di credito! Quindi questo la dice lunga su quanto siamo esposti e vulnerabili. 

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